Milano, 1930.
Questa è la storia di Violetta e di come da promessa ballerina della Scala di Milano diventa, invece, sarta. Le sue mani scorrono sulle stoffe più pregiate, lavora al fianco di costumisti che hanno fatto la storia, conosce tutte le opere che vengono rappresentate su quel palco e a soli sedici anni sogna di diventare la prima costumista della Scala.
Silvia Montemurro porta il lettore dentro uno dei teatri più importanti d’Europa: La Scala. Partendo da qui ci racconta non solo la storia di Violetta ma da voce a tutte quelle figure femminili che seppur rimanendo nell’ombra sono fondamentali per mandare avanti un teatro come questo.
Pensate che per arrivare ad avere una donna come prima costumista dobbiamo attendere il 1950.
Quindi lasciatevi condurre dietro le quinte, nei magazzini, dove le donne cucivano costumi bellissimi, parlavano di musica e sognavano ad occhi aperti un futuro migliore tra le più belle scenografie mai realizzate. Lasciatevi trasportare dalle arie più famose della Traviata, della Turandot o dell’Aida e incontrate personaggi importanti legati a questo periodo e a questo teatro in una narrazione affascinante che vi farà affezionare a questa piccola protagonista: Violetta.