Premessa: Chiara Valerio è una donna straordinaria. L’ho conosciuta personalmente ed è seriamente in grado di incantare chiunque, anche raccontando semplicemente cosa ha comprato l’ultima volta dal fruttivendolo!!!
Detto questo, “Chi dice e chi tace” si presenta come un classico e rassicurante “giallo Sellerio”, in realtà quello che si vuole raccontare è decisamente molto molto di più.
La storia che ci racconta Lea Russo ( la voce narrante) è quella di Vittoria, una donna sopra le righe che si trasferisce a Scauri insieme a Mara.
In un paese come Scauri, in un periodo storico che sicuramente è precedente al 2000, visto che si parla ancora in lire e non in euro, le persone iniziano a farsi delle domande. Sono arrivate delle “forestiere”.
Nessuno conosce il passato di queste donne. Mara è la figlia adottiva di Vittoria? Sono lontane parenti? Perché Vittoria conosceva così bene le proprietà delle piante? Chi era davvero Vittoria?
L’unica certezza è che dopo vent’anni dal suo arrivo era amata da tutti, adulti e bambini.
Dopo la sua morte, improvvisa, nella sua vasca da bagno, una domenica mattina come tante, si insinuano nella mente di Lea molte domande non solo sull’amica defunta ma anche su se stessa. Anche e soprattutto sulla sua natura di donna e di mamma. Forse anche il lettore qualche domanda alla fine di questo romanzo se la farà.
Un libro che si legge in una notte. Almeno per me è stato così. Una scrittura coinvolgente con colpi di scena messi ad arte nei punti giusti per attizzare nuovamente il fuoco della curiosità di chi si trova a leggere queste pagine.
La nota finale merita un commento a parte ma vi lascio il piacere di leggerla.
Quella che ci racconta Chiara Valerio è la storia di una donna libera. Libera anche nella morte.
Grazie.